HAVE FUN ! THINK BIO  

 

Il nostro più che un progetto di Architettura è da considerarsi un programma, una dichiarazione d’intenti.
Nella società di oggi è facile osservare/rilevare le mutate condizioni di vita che determinano costantemente nuove scelte, diverse scelte…
Visitare un centro commerciale? E perché? E quale? Quale mi rappresenta? Quale scegliere tra i tanti? L’offerta commerciale è sempre la stessa…
ci sono centri grandi, piccoli, troppo grandi, troppo piccoli…
Anche un centro importante (ben fatto, ben posizionato, con una buona viabilità, una buona commercializzazione, etc) oggi rischia di perdere potenziale e di perderlo in fretta…
Analizzare il caso del centro commerciale di Verrucchio è stato per noi l’occasione di immaginare un Futuro diverso in questo specifico settore…
la GDO, che a nostro avviso deve iniziare a porsi le giuste domande…comprendendo che la situazione è cambiata, le persone vogliono accedere ai prodotti e ai servizi in modalità multicanale, come vogliono, dove vogliono, quando vogliono.
Non si legano più ad un brand e ad un format commerciale, cercano il piacere, la soddisfazione economica, risparmi…di tempo e di denaro.
Noi proponiamo dunque una diversa ricetta, calata tra l’altro in un particolare contesto socio/culturale/economico, quello della Romagna, terra di Natura, di Agrico(u)ltura, di Turismo, di Sport, di Innovazione tecnologica, di Sorrisi, di Buon Vivere, di Cibo e sapori…potremmo continuare.
Questi gli ingredienti…che rappresentano in qualche modo il target cliente, chi ci verrà a visitare…allo stesso tempo sono fattori che determinano il mix di attività che proponiamo di insediare…ovviamente, come nelle migliori ricette, non mancano le SPEZIE! Che SPERIAMO possano esaltare e rafforzare il legame tra questa struttura così rinnovata e il suo territorio di riferimento (le spezie esaltano l’olfatto, richiamano l’attenzione, anche da lontano…).

 

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 ANALISI DELLO STATO DI FATTO

L’edificio per come si mostra sembrerebbe in buono stato.
Dal punto di vista dell’accessibilità è facile rilevare la mancanza di una rotatoria che possa “bagnare” con facilità il centro commerciale…un obiettivo da perseguire sicuramente con gli enti proprietari della strada (comune, provincia, etc), mettendo sul piatto la eventuale riapertura di un importante attività commerciale, con conseguente creazione di posti di lavoro…
L’edificio è compatto, visivamente non permeabile, oggi privato delle insegne, non si riconosce come un edificio commerciale…potrebbe essere qualsiasi cosa…e non penso che ciò di penda dalla mancanza delle insegne, ma piuttosto da un estetica omologante, a-direzionale, incapace di “chiamare” il pubblico e di farsi “vedere” dagli utenti della strada.
Però, ribadiamo che le condizioni generali sembrerebbero buone! (situazione impianti non dichiarata…).
L’edificio è messo in secondo piano rispetto ad un piccolo edificio (casa del custode) posto proprio in aderenza rispetto al filo della strada (decisamente visibile, utilizzabile come un totem?).
All’interno, una pianta rigida, classica, tanti negozi, piccoli, troppi…troppi tratti di galleria “al buio”, non visibili, troppi percorsi interni, troppe direzioni.
Buone le dotazioni di servizi igienici e di collegamenti verticali, sia per numero che per posizione.
Da sfruttare la presenza della luce zenitale, un plus del centro.
Il supermarket ha dimensioni e posizione opportune, conclude l’edificio, si pone come “ancora” del mall…si tratta solo di identificare osa vendere al suo interno e come…rispetto ai centinaia di supermarket che servono il territorio di riferimento..capire come convincere i clienti ad utilizzare proprio questo, noi avremmo un idea.

 

IL PROGETTO

Lo abbiamo chiamato progetto BIO&FUN
Bio, biologico, ma anche a misura di uomo, un uomo (uomo, donna e bambini…il target sono le famiglie…) che è attratto da una serie di cose/situazioni, che fa determinate scelte (alimentari, sociali, sportive, tempo libero, etc).
Fun, fun vuol dire divertirsi, per divertire devi creare le condizioni, devi semplificare la vita delle persone, devi stimolare il sorriso, portare benessere, condividerlo con un gruppo (il target immaginato non è costituito da singoli e occasionali fruitori ma una potenziale comunità che trova tutto sotto lo stesso tetto ciò che cerca!).

 

BIO&FUN si compone di:

  • BIOMARKET
  • BIOADVENTURE PARK
  • BIOSHOP
  • BIORESTAURANT
  • BIODRIVE
  • BIOFIT
  • BIOLAB
  • BIOTEMPORARY

Poi, come dicevamo, ci saranno alcune spezie, dei servizi/funzioni che facciano da forte richiamo, che segnino la differenza d’offerta tra BF (Bio&Fun) e la concorrenza.
In particolare proponiamo l’insediamento di un SERVIZIO DI LOCKERS per la consegna di prodotti (pgc/tecnologici) acquistati via internet e pronti al ritiro dentro armadi a chiave codificata (appunto i lockers..).
Vantaggi? Risparmi per i clienti (tempo e denaro) e per il centro commerciale (risparmio di sup. di vendita, zero stock, concorrenza all’e-commerce puro).
Una casa dell’acqua, una fontana d’acqua potabile per i visitatori abituali e fidelizzati del BF, l’acqua è un bene primario, l’acqua sarà prelevabile in ragione di una spesa nel centro…( es, 6 litri ogni 30 euro di spesa?...).
Contenitori e bottiglie brandizzati BF…

 

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BIO MARKET

Prodotti biologici, ma non solo…Proporre una formula che contempli le dinamiche di acquisto e selezione die prodotti tipiche dei GAS (gruppo d’acquisto solidale), ovvero ponendo l’attenzione sull’origine dei prodotti, sulla certificazione della qualità, etc…anche in questo caso, volendo aumentare l’offerta (la gamma nel perimetro biologico puro…mantenendo un livello di prezzi accettabile e per tutti…) proporremmo l’insediamento di LOCKERS refrigerati per il ritiro di prodotti freschi, acquistati on line/on site e pronti al ritiro ( in 2000 mq non posso esporre tutto quello che vorrei esporre, utilizzando una piattaforma on line potremmo offrire molto di più…senza stock residente, ma facendo arrivare sul posto solo la merce già acquistata/prenotata…).

Il negozio? Partendo dal presupposto che era una Coop, possiamo considerare come necessari interventi puntuali, non fortemente impattanti e costosi.
Semmai proponiamo di costituire un “vestito” che comunichi al cliente i contenuti diversificanti di questo bio market, naturale, veloce, fresco…utilizzando i colori e i materiali della natura…i verdi, i legni, la pietra.

 

Bio Adventure Park

Realizzato in un interno, tra travi, solai e pilastri.
Ponti tibetani, scivoli, percorsi ad ostacoli, salite, molle, superfici ad aderenza variabile, gonfiabili, etc… organizzati gli utenti per team, gioco, sporto, agonismo, per tutte le età.
Vantaggi? Utilizzabile tutto l’anno, climatizzazione, un luogo protetto (per comitive, classi, gruppi di lavoro, eventi, etc)
Rimini, i suoi abitanti e i suoi turisti avrebbero un differente luogo per divertirsi e relazionarsi, anche quando piove e fa freddo. Si renderanno necessari alcuni lavori importanti, taglio di solai, verifiche dei sovraccarichi, etc… Al fine di collegare i due livelli (lato dx dell’edificio) e insediarvi le strutture portanti degli scivoli e dei sistemi meccanici a supporto dei giochi.

Bio Shop

con al suo interno una libreria, un reparto di abbigliamento per la famiglia e per lo sport, con un offerta di prodotti naturali (materiali riciclati, abbigliamento in canapa, processi i produzione sostenibili, etc).


Bio Restaurant

Biologico ma non caro, biologico ma buono, biologico ma per tutti…a dimensione di famiglia, pensato per far mangiare ma anche per far conoscere i prodotti, per far cucinare (se vogliono) anche agli stessi clienti, allestendo opportune aree per lezioni/corsi di cucina biologica…
L’offerta sarebbe alla carta, pizzeria, bar e colazioni.
Dal punto di vista localizzativo abbiamo individuato i locali in aderenza all’ingresso al lato sx di questo, in aderenza sul prospetto principale, dunque visibilità e accessibilità…indipendentemente dall’orario d’esercizio del centro.

Bio Drive

Perché devo essere costretto ad andare in un Mac Donalds per mangiare un hamburger? E perché deve essere così scadente in termini di qualità?Proponiamo di utilizzare la casa del custode (visibile e dotato di viabilità di pertinenza…) per realizzare un fast drive food, con un Drive through per far entrare i veicoli, prendere i prodotti e velocemente ripartire…
Target, occasionale, a lunga gittata, utenti del BF in uscita…
Immaginiamo di vestire l’edificio e di realizzare le opere necessarie per il flusso veicolare.
Per gli interni, si renderà necessaria l’installazione di una cucina per cottura espressa, servizi, etc.

 BIOFIT

Una palestra, al piano di sopra, lato sx dell’edificio…
Sfruttando anche in questo caso la visibilità, la presenza del solarium, la dotazione di servizi già realizzati.
Inoltre, abbiamo pensato di completare l’offerta FIT della palestra con alcune attività trasversali, tipiche del target delle palestre…
L’orticultura, la passione per la natura e le piante…rilassarsi dopo l’esercizio fisico? Perché non farlo occupandosi di piante e fiori?
Proponiamo dunque la realizzazione di una micro-serra nel solarium…

 BIOLAB

Questa sarebbe una novità trasversale…un fab lab è un luogo nel quale s’incontrano tecnologia avanzata e manualità, pensiero creativo e produzione in serie…
Uno spazio per la stampa 3d, dove maker del territorio possano realizzare i propri progetti (spazi da affittare a ore/giorni/periodi), spazi per acquistare modelli su misura, spazi dove artigiani digitali possano promuovere le loro idee e fare bussiness.
Insomma, un hub nel quale ricreare l’ecosistema necessario per farsì che le idee possano generare economia reale!
Proponiamo anche la realizzazione di spazi per consulenza tecnica/formazione, lezioni d’aula su questi temi.
La cultura della stampa 3d, del ready made, dei maker in genere si stà espandendo, un makers è quasi sempre un ambientalista, amante della natura, attendo alla biologia delle cose…insomma, si verrebbe a trovare nel luogo gusto.
E infine, un Bio temporary, a confermare l’origine dell’edificio, il suo essere una galleria commerciale che prevede la presenza di persone, un flusso umano, costante, mutevole, ci siamo posti il problema dell’offerta commerciale… e della sua forza attrattiva nel tempo
La nostra proposta è dunque quella di realizzare una decina di spazi commerciali a tempo per operatori a rotazione, che portino ogni volta vere novità, rinnovando ogni volta la galleria.
Per noi il rinnovamento della galleria, la sua vitalità nel tempo, passa proprio dal introduzione di una dinamica commerciale mutevole.

 

ESTETICA - linee guida fondamentali

L’edificio è semplice, vogliamo che rimanga semplice, l’edificio è oggi anonimo, vogliamo che diventi riconoscibile.
Il fronte principale verrà vestito con telaio in legno e metallo, una struttura retro illuminata a led, che alleggerisca la massa del prospetto, il legno è calore, regolarità, ritmo e scansione…il fondo dell’edificio lo proponiamo di colore compatto un blu/viola (melanzana..) con inserti a contrasto per alcuni volumi (scale, salti di quota) che ne esaltano i punti notevoli (ingressi, etc).
Una grafica molto friendly accompagnerà il cliente nei suoi percorsi, introducendo i temi poi sviluppati nell’interno.
Colori netti, saturi, pochissime attività edili, ciò che vogliamo cambiare è soprattutto nell’interno dell’edificio.

 All’interno, proponiamo la realizzazione di un unico tratto di mall, introducendo nuove linee tese, dinamiche e diagonali, che allarghino la visuale e mostrino l’intera offerta del mall dall’ingresso.Ponendo dunque l’attenzione sulla chiarezza, sulla semplicità e sulla modernità del paesaggio architettonico.
Per perseguire questi obiettivi, proponiamo di rimuovere i controsoffitti e i pavimenti attuali, proponendo in sostituzione l’utilizzo di materiali naturali ed efficaci, che migliorino sia la percezione estetica degli spazi che le caratteristiche prestazionali dell’edificio (acustica e risparmio energetico in particolare…).

Per i pavimenti proporremmo l’uso di resine e gres (legno…), per il plafone della mall pensiamo di tinteggiare di colore le strutture in cls (solai,travi, pilastri) come anche gli impianti meccanici ed elettrici che rimarranno in vista e inserire sagome di controsoffittature in sughero colorato.
Per quanto riguarda il risparmio energetico, visto il flusso veicolare dichiarato nel bando e ipotizzandone un aumento di questo a seguito del riavvio del centro, proponiamo l’insediamento di un sistema per la produzione di energia elettrica, un nostro progetto in fase di test funzionale…
un sistema in grado di recuperare l’energia cinetica delle auto e di trasformarla in energia nuovamente disponibile per le esigenze energetiche del centro commerciale (illuminazione, ascensori, gruppi frigo, etc).(con un traffico di 10000 veicoli al giorno è possibile produrre 100000 Kw in un anno – il consumo energetico di 4° appartamenti).

 

CONCLUSIONI

Il progetto proposto vuole configurarsi come un organismo vivente, non un susseguirsi di spazi frequentati da persone occasionali, ma un contenitore di motivazioni diverse che trovano nel medesimo involucro diverse e possibili risposte. 
 

 

Gullo-ARGENTIERI CONCORSO VERRUCCHIO 25052014

 

 

Per una visione integrale di questo progetto, del computo metrico e del business plan, invitiamo gli interessati ad un contatto diretto.

 

http://www.orgaplan.info/it/contatti